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Questo libro, scritto come un giallo, incalzante e pieno di colpi di scena, è la storia incredibile di uno scandalo internazionale.

Impossibile trovare una vicenda e dei protagonisti tanto mediaticamente forti quanto lo sono l’affascinante Eva Kaili, greca, socialista, vicepresidente del Parlamento europeo, e suo marito Francesco Giorgi, collaboratore dell’ex parlamentare europeo Antonio Panzeri, per un racconto che mette insieme gli intrighi di una vera e propria spy story, tra servizi segreti, lobbisti internazionali, politici, affari, valigie piene di denaro, corruzione, rapporti sentimentali e famigliari.

Proprio l’ex parlamentare Panzeri, fondatore della ong Fight Impunity (Sconfiggiamo l’impunità), è da tempo pedinato dai servizi segreti belgi perché intrattiene strani rapporti con importanti e misteriosi personaggi del Qatar e del Marocco. Gli 007 non lo perdono di vista un momento. Da chi abbiano avuto la soffiata non si sa, forse dai servizi segreti di un paese arabo nemico del Qatar, forse dall’intelligence di uno stato europeo amico. Fatto sta che almeno dal 2021 lo intercettano e lo pedinano ovunque. L’inchiesta, che prenderà il nome di Qatargate, ha come protagonista un celebrato giudice istruttore a pochi mesi dalla pensione, che ambisce a un futuro in politica. Il suo nome è Michel Claise.

L’indagine disegna una presunta e gigantesca corruzione che porterà, tra gli altri, sia Kaili sia Giorgi in carcere, nonché al coinvolgimento dei propri famigliari, compresa la figlia della coppia, di appena due anni. La storia assume le sembianze di un vero e proprio teorema giudiziario.

A oggi le prove della presunta corruzione non sono state trovate e le accuse si basano sulla confessione dello stesso Panzeri, che in questo modo ha visto ridotta la sua pena ad appena un anno di prigione. Se fosse confermato che l’ex parlamentare ha detto il falso, l’intera inchiesta crollerebbe. Intanto però sono state distrutte storie e carriere politiche.

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