GIACOMO MATTEOTTI (1885-1924), negli anni della Prima guerra mondiale, fu un convinto sostenitore della neutralità dell’Italia. Per la sua opposizione alla guerra finirà al confino.
Soprannominato Tempesta dai compagni di partito per il suo carattere intransigente, fu eletto per la prima volta in Parlamento nel 1919.
Espulso dal Partito socialista italiano nel 1922, fu tra i fondatori del Partito socialista unitario, di cui divenne segretario.
Il 10 giugno 1924 fu rapito e assassinato da una squadra fascista, il suo corpo verrà ritrovato solo due mesi dopo, il 16 agosto 1924. Il 3 gennaio 1925, in un discorso alla Camera dei deputati, Benito Mussolini si assunse «la responsabilità politica, morale e storica» del delitto.
Giacomo Matteotti
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