Il colpo di spugna

di Nino Di Matteo con Saverio Lodato

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Tutti assolti «per non aver commesso il fatto». Dopo la sentenza di Cassazione, il magistrato Nino Di Matteo, protagonista del processo sulla trattativa Stato-Mafia, prende la parola per ripercorrere e commentare – in questo libro-intervista con Saverio Lodato – uno dei più grandi argomenti tabù della storia italiana recente.
«Rivendico, adesso che la vicenda processuale si è conclusa, il mio diritto a parlare. Le sentenze si devono rispettare, ma si possono criticare.» Un verdetto, quello della Suprema Corte, per troppi versi lacunoso, secondo Di Matteo, che butta al vento l’impianto probatorio emerso in due gradi di giudizio, consacrato in circa diecimila pagine di motivazioni delle sentenze e in questo libro ampiamente ricordato. Un autentico vademecum sull’intera vicenda.
«Poche pagine pretendono di smontare la valenza probatoria di dati processuali emersi in anni e anni di lavoro – dice Di Matteo –, con valorosi ed esperti giudici di merito che avevano accertato fatti molto gravi.» Alla fine, sembra verificarsi ciò che diceva Leonardo Sciascia: se lo Stato italiano volesse davvero sconfiggere la Mafia, dovrebbe suicidarsi.

Sulla trattativa Stato-Mafia, Di Matteo e Lodato hanno pubblicato sempre per Chiarelettere il bestseller “Il patto sporco” (2018), uscito in una nuova edizione aggiornata con il titolo “Il patto sporco e il silenzio”.

Informazioni
  • Lingua
    Italiano
  • Pagine
    112
  • Anno
    2024
  • ISBN
    979-12-225-0016-4
  • Collana
  • Formato
    Brossura con alette
  • Prezzo di copertina
    12 euro